Quattro articoli per quattro gravidanze. La testimonianza di una donna, una mamma, che con la sua esperienza vuole non solo raccontare la sua storia, ma essere un esempio e soprattutto un conforto, una speranza, un abbraccio virtuale per chi, come lei, ha sofferto e sta soffrendo.
Rieccomi care mamme! Sono di nuovo qui a raccontarmi...a parlarvi della mia seconda gravidanza dopo la prima dolorosa esperienza. Avete sicuramente letto la prima parte, quindi sapete che ho avuto un aborto a 21 anni, un “uovo cieco”. Dopo il dolore e l’immenso dispiacere, siamo ripartiti per la nostra avventura, la nostra vita.
Dopo tre anni da quel brutto momento, abbiamo deciso che era arrivato il momento di riprovare. Era un bel po' che vivevamo insieme, era arrivato il momento della svolta. “Magari, questa volta ci va bene”, pensavamo.
Luglio 2014. Roma non era deserta e noi avevamo una crociera in programma, finalmente le ferie estive e dopo solo un mese di tentativi, ho scoperto di essere incinta. Stavolta niente test di gravidanza, sono andata dritta verso la cruda realtà. Tanto sapevo già che solo il prelievo del sangue della Beta, mi avrebbe detto la verità. Chissà, il sogno poteva realizzarsi. Avevo un'altra possibilità, questa volta potevo farcela.
Mamme, il tempo correva velocemente e senza nemmeno accorgermene, ad agosto il mio corpo ha respinto la gravidanza. Perdite, ciclo, di nuovo un altro aborto. Un pianto energetico, liberatorio e soprattutto interrogativo.
Avevo una sola domanda: "Perché?"
Una domanda così vaga, non avevo risposte. Neanche il mio ginecologo poteva darmene.
Sono partita per quella meravigliosa crociera, sono tornata e ho deciso insieme al mio compagno di andare a fondo. Dovevo trovare la spiegazione a questi due forti dolori. Perché non potevo diventare mamma? Cosa c'era in me che non andava? Perché? Perché? Perché? Analisi su analisi entrambi.
Anche il cariotipo
In citogenetica, si tratta della costituzione del patrimonio cromosomico di una specie dal punto di vista morfologico. Con l'ausilio del microscopio ottico si valutano la lunghezza, la posizione dei centromeri, il pattern di bandeggio, eventuali differenze tra i cromosomi sessuali, ed eventuali altre caratteristiche fisiche. Il cariotipo di un individuo è dato pertanto dal numero e dalla morfologia dei suoi cromosomi. L'analisi del cariotipo permette di costruire una rappresentazione grafica ordinata del corredo cromosomico di un individuo, che viene definita cariogramma. Il tutto con un semplice prelievo di sangue.
Avevo bisogno di capire quale fosse il problema. Se realmente c'era qualcosa che non andava in noi, in me. Negativo. Abbiamo fatto tante analisi e non è risultato nulla. In quel momento potevo solamente dire che per due volte era stata sfortuna.
Dovevo respirare, ricominciare e sperare. E l'ho fatto...nel prossimo articolo vi racconto la mia terza gravidanza.
SuperMamma Flavia Pignataro