Il metodo Ponseti ha un'elevata percentuale di successo per curare il piede torto, questo metodo non viene seguito sempre bene, l'ospedale stesso tende a dare delle informazioni erronee (secondo l'esperienza personale di alcune mamme).
Lo scopo di questo articolo è di informarvi e darvi delle indicazioni su come muovervi per risolvere questo problema.
Ci racconta la sua esperienza Veronica, che ha partorito da poco il piccolo Adriano affetto da piede torto congenito bilaterale.
A Veronica è stato detto che il suo piccolo bimbo avrebbe dovuto subire tante operazioni, le quali non sempre risolutive, costose e dolorose, lei, per fortuna, ha trovato delle informazioni con delle ricerche in internet e sta ora affrontando il problema in maniera serena e soprattutto sta evitando al piccolo Adriano delle operazioni chirurgiche che possono non essere necessarie.
"Ciao questi sono i piedini di Adriano, quando ero incinta alla 19 esima settimana nella ecografia di routine mi è stato diagnosticato il ptc ossia il PIEDE TORTO CONGENITO BILATERALE, una malformazione genetica congenita in cui il tendine d'Achille non essendo sviluppato correttamente provoca lo sviluppo errato dei piedi.
Praticamente si nasce con i piedi torti verso l'interno e chiusi a pugno. Essendo bilaterale ho dovuto escludere subito che fosse legato ad altre patologie quali sindrome di down, spina bifida ed altre malattie genetiche.
Immaginate lo spavento, spiegarlo in primis a mio marito che subito mi disse di abortire, così feci l'amniocentesi d'urgenza e l'ecografia morfologica, a parte i piedini tutto ok.
Anche se non ero del tutto tranquilla iniziai a fare ricerche che mi avevano portato ad un noto ospedale pediatrico romano dove si parlava del metodo Ponseti , lì spiegavano che il bambino viene ingessato dalla nascita per 13 settimane per poi essere operato al tendine e nuovamente ingessato per un mese ed in fine porterà i tutori per circa 18 mesi. Perfetto ho trovato la cura problema risolto!
Ma ....perché c'è sempre un ma, un giorno mi chiamò mia sorella e mi disse che un suo conoscente aveva portato in quel centro la sua bambina, aveva trovato l'inferno, non aveva risolto nulla ed aveva avuto una recidiva.
Cominciai così a fare ricerche sul ptc e lessi tante testimonianze negative di bambini che dopo sei anni ancora non camminavano.
AIUTO!!!!
Poi per caso vidi un link di un gruppo su Facebook Piede torto congenito, meraviglioso, fatto da genitori di bambini col ptc il che chiarivano che il metodo Ponseti non è quello che viene spacciato tale in molti ospedali italiani, si fa in tutto il mondo tranne che in Italia perchè ha dei costi molto bassi, e funziona così:
Adriano è stato ingessato per 4 settimane, dopo una settimana dalla nascita, ogni settimana si cambiano i gessi a fine trattamento se il tallone è sceso quindi il tendine si è allungato si inizia la terapia con i tutori (vedi foto in basso), che porterà 23 ore al di per cinque mesi, poi 18 ore fino ai 12 mesi e poi 12 ore fino ai cinque anni di età quindi solo la notte.
Solo in casi in cui i tutori non vengano messi con regolarità si andrà contro una recidiva, quindi anche se molto doloroso per lui e per me devo farlo perchè possa correre come tutti bambini, possa saltare, fare capriole, farmi impazzire.
Quando esco con lui la gente è curiosa e lo guarda e poi mi volge lo sguardo, quello sguardo di conforto e pena, quello sguardo che odio e che ogni volta mi fa ricordare che mio figlio ha i piedini torti, ma poi penso a tutte le volte che vedendo un invalido l'ho fatto anche io e me ne vergogno.
Comunque se vi siete incuriosite o avete anche voi questo problema rivolgetevi al gruppo "Piede torto congenito" seguito da Marco Scattolon e Silvia Ghigna, lì vi daranno aiuto e supporto, ma sopratutto vi daranno i nomi dei dottori che seguono il vero metodo Ponseti. Noi stiamo in cura col dott. Bellini Diego a Orvieto, ma anche all'ospedale di Tor Vergata a Roma c'è un ottimo ortopedico.
INFORMATEVI INFORMATEVI INFORMATEVI!!!
Veronica"