Stasera leggo un post pubblicato da una ragazza:
“mi chiedo...quando non c’è passione, quando non c’è presenza fisica e compatibilità caratteriale, perché restare insieme? Dovrebbe esserci almeno una compensazione, no? Non c’è passione ma almeno ci sarà il dialogo! Le risate! La complicità! Il nulla, vorrei aggrapparmi a qualcosa! Almeno a qualcosa! Ma nulla ah no, è un bravo padre, ma basta?”
Cara ragazza, vorrei poter rispondere alla tua domanda e darti la risposta corretta in modo che tu possa metterla in atto al più presto e ti possa liberare dalla situazione attuale, ma non lo farò perché nessuno meglio di te conosce la situazione e la risposta a quanto descrivi, voglio solo dirti che c’è sempre una speranza.
Leggendo il tuo post ho avuto un tuffo nel passato, si è riavvolto nella mia testa il nastro che conteneva gli ultimi sette anni che ho passato insieme al padre dei miei bambini, sapevo di essere infelice, sapevo di non amarlo, non c’era un dialogo, eravamo completamente diversi (dicono che gli opposti si attraggono, ma io penso che ci debba essere un minimo di interessi in comune per poter stare insieme).
Io un'eterna sognatrice - lui un perenne pessimista;
io un'avida sognatrice - lui un uomo conformista;
io una donna calda ed entusiasta - lui un uomo freddo e spento.
Insomma non vado oltre perché potrei trascorrere l’intera notte elencando i suoi difetti ed i miei pregi, anche se molti difetti mi appartenevano, mi svegliavo ogni mattina con la speranza che quel giorno cambiasse qualcosa, che lui mi rendesse almeno una donna serena, mi guardavo intorno e vedevo tante coppie “parlare”...per me era davvero strano e ne rimanevo sorpresa perché tra noi non c’era più dialogo. Ma era giusto così, dovevo rimanere in questo rapporto perché lui era il padre dei miei bambini...
Venni a scoprire di un suo tradimento (anzi due), tutte e due le volte mentre ero incinta, ma non potevo lasciarlo perché era il padre dei miei figli. E così andavo avanti per inerzia...
Mi dedicavo solo ai bambini, il mio sorriso si era perso ed i miei occhi non avevano più la solita luce, guardavo i film d’amore e vedevo scene di scopate megagalattiche dopo ogni litigata:prima di dormire, dopo lavoro, dopo essere usciti, ma a noi non poteva succedere, non uscivamo mai ed io non potevo neanche uscire da sola perché a lui dava fastidio.
Dovevo farmi andare bene la situazione dato che lui era il padre dei miei figli, anche se bocciava ogni mio progetto, ogni mia speranza, ogni mio sogno e credetemi ne avevo davvero tanti: tra cui andare a concerti, andare a Parigi, andare a fare un aperitivo con le mie amiche, SI perché una cosa talmente banale per me era diventata irraggiungibile, ma continuavo a sperare che qualcosa cambiasse, perché ripetiamolo insieme “Non potevo lasciarlo...era il padre dei miei figli”.
Passano uno, due, tre, sette anni e non cambia assolutamente nulla ed io continuo a chiedermi il perché, cosa avrò mai fatto di male, perché il destino se la è presa con me? Perché mi trovo in questa situazione, inizio a cercare mille colpevoli ma...di colpevole ce ne era solo una IO.
Estate 2018 la situazione si aggrava, voi direte poteva andare peggio di così?
E la risposta è SI: lui cambia ulteriormente, inizia ad uscire più spesso da solo cosa che non aveva mai fatto, rientra più tardi da lavoro, e quando torna i bambini ed io siamo già a letto, spesso lo sento parlare e chiedo, parli con qualcuno? E lui parlo da solo, non sai che spesso parlo da solo?
La cosa mi sorprende perché con me nemmeno parla, diventa più assente del solito e onestamente la cosa non mi pesa più di tanto dato che ne ero già abituata, approfitto della sua assenza per uscire una, due, tre volte a fare un aperitivo con le mie colleghe e mi sento talmente piena di vita che decido di lasciarlo...
lui va via di casa senza SE senza MA dopo due settimane
Ed io mi ritrovo da sola a dover gestire due bambini disperati e due gatti (si perché avevamo preso due gattini che erano più disperati dei bambini). Inizialmente mi sento persa, spaesata e sola, lui andando via non lascia solo me, ma dimentica anche le sue responsabilità come padre; per me inizia un nuovo percorso, una nuova vita, non pensate che eliminando lui dalla mia vita io sia subito stata felice, c'è stato un processo, ricordo che una delle cose più difficili prima era fare il bagnetto ai bambini erano due come potevo fare?
Ela casa, la pattumiera, la spesa, le bollette, un giorno in preda ad un attacco di pianto mi trovo distesa per terra a piangere come una bambina disperata, completamente sola e mi dico: "Ecco lo vedi che il problema era lui ed ora lui non ce più, come la mettiamo?"
Mi rialzo mi guardo allo specchio e dopo 26 anni capisco che il problema non era stato solo lui ma IO e se dovevo prendermela con qualcuno era con me stessa, ero io l'unica artefice del mio futuro, della mia vita e che continuando a sperare non sarei andata da nessuna parte, cosi quel giorno ho stabilito obiettivi fondamentali come:
- comprare casa,
- comprare una macchina,
- visitare Parigi,
- andare al concerto del mio cantate preferito.
Il giorno stesso vado a prendere i bambini a scuola con un sorriso a 36 denti ed informo a loro che da quel momento in poi dovevamo essere una famiglia felice con o senza papà. Mio figlio mi dice: "Mamma finalmente non ti fa più male la pancia" (Perché quella era la scusa che usavo sempre per mascherare le mie lacrime e la mia frustrazione).
Da quel giorno pian piano ho raggiunto ogni obiettivo prefissato: sono stata non solo Parigi ma anche Napoli e anziché un viaggio solo ne ho fatti già quattro, ho comprato casa e la macchina, da sola senza l’aiuto di nessuno e sono andata anche al concerto del mio cantante preferito (e pure a quello di Shakira!).
Vorrei potervi trasmettere un po’ della gioia che ho provato...
Care Mamme tristi cercate ancora qualcosa a cui poterti aggrappare? Perché non cominciate ad aggrappandovi alla vostra felicità?
Una madre serena ha bambini sereni, non cercate la felicita perché la felicita non è costante...arriva a momenti, imparate a godere di quei momenti e cogliete ogni segnale che la vita vi dona per poter essere felici, per quei pochi momenti, cercate voi stesse e non sprecate il vostro tempo, la vostra vita, la vostra giovinezza accanto a chi vi azzera come persona, come donna.
Ci sono persone che ci aiutano a migliorare ed altrettante che ci annullano...ma siamo noi che glielo permettiamo.
Se dopo questo articolo, qualcuna di voi trova un motivo per stare ancora accanto a lui (al padre dei suoi figli), penso che non sia ancora pronta per trovare e vivere la serenità.
Tanti cari auguri a te e a tutte le donne che come me si chiedono, perché sta succedendo a me?
Con affetto, una mamma ora serena.
SuperMamma Stefany Castro