Nell'ultimo anno ho avuto la fortuna di seguire una promessa della Scherma Italiana, a soli 14 anni, la sua vita ruota attorno ad allenamenti, gare ed un unico sogno: le Olimpiadi!
Nata con la Spada tra le mani, e un talento naturale, è cresciuta vincendo tutto ciò che poteva vincere a livello nazionale ed internazionale. Creandosi un atteggiamento vincente, convinzione dei propri mezzi e una fame di vittoria rara da vedere in giro.
Poi di colpo, superato lo scoglio dei giovanissimi, si è cominciata a scontrare con ragazze dai 14 anni in sù, e nella scherma, da questa età ti si apre la porta oltre che alla categoria 14-17 anni, anche a quella fino ai 23 anni e quelle adulte, dove ti capita di condividere la pedana anche con atlete olimpioniche.
Insomma, la piccola Spadista, si è trovata nel mondo degli adulti a soli 14 anni, con un talento infinito e pochissima esperienza rispetto a tutte le sue avversarie più grandi e più mature di lei. Così, le vittorie diventano un ricordo, e le sconfitte, amare, diventano la routine.
Ma c'è di più, infatti, se non hai mai perso, 9 volte su 10 ti ritrovi a piangere, a non comprendere perchè succede e a mettere in discussione le tue capacità, per finire a mettere in discussione se quella sia veramente la tua vita e il tuo destino. Così ha scelto, come tutti campioni e come tutti gli atleti che vogliono fare sul serio di allenare anche la sua Testa, mettere quella componente che le veniva a mancare.
Quando l'ho conosciuta, era una "bambina", orgogliosa, incapace di gestire la propria emotività, incapace di gestire la frustrazione della sconfitta e con poca voglia di sudare per ottenere di più.
Il percorso fatto da questa ragazza dall'enorme coraggio, è stato straordinario. Dopo aver cominciato velocemente a gestire al meglio le gare, cominciando a performare nel giusto modo, giganteggiando più di qualche volta tra atlete olimpioniche e con enorme esperienza, ha portato a casa risultati sportivi soddisfacenti e insegue il suo sogno con il giusto atteggiamento e con maturità enormi per una ragazza di 16 anni.
- Sa gestire le proprie interferenze,
- sa gestire il proprio stato d'animo,
- conosce le proprie convinzioni limitanti e potenzianti,
- conosce i propri valori,
- sa come relazionarsi con se stessa e con gli altri,
- in poche parole, è consapevole di sè!
Ad oggi è un atleta, dedita al lavoro, felice del suo percorso di vita, nonostante le decine di rinunce alla quale è sottoposta per una ragazza di 16 anni. Ha imparato a perdere, con coraggio e con capacità di analizzare il fallimento per trarne insegnamento e vantaggio. Ha lucidità, consapevolezza e vive lo Sport con divertimento.
L'ultima gara che ha fatto è uscita a testa alta, perdendo, e questa è stata la sua vittoria più grande, più grande di aver battuto un'olimpionica, più grande di aver vinto coppe o podi lodevoli.
Quando l'orgoglio e l'ego si fanno da parte, rimane un CAMPIONE.
C'è ancora tanto da fare, e la concorrenza è altissima, ma ha saputo costruire un carattere Vincente, forte e sicuro, e con il lavoro, potrà realizzare il suo sogno, non c'è dubbio.
Il mio primo impegno, soprattutto con gli adolescenti è costruire Carattere, creare degli atleti Vincenti nella Vita e poi nello Sport, perché sappiano cosa vuol dire scontrarsi con i propri limiti, con le proprie paure e imparare ad affrontarle invece che a fuggirne, perché nella vita, scappare dalle proprie paure è ancora più facile che nello Sport.
Se vuoi leggere la testimonianza di questa Campionessa la trovi nel mio libro.
Per Supermamma - articolo di Davide Coscarella Mental Coach
